Avete mai sentito parlare di VinoLibero? Beh credetemi ne sentirete parlare tanto, tantissimo nei prossimi mesi. Così promette Oscar Farinetti. Si chiama esattamente “Vino Libero” il nuovo ambizioso progetto di questo personaggio geniale (per chi non lo conosce è l’ideatore di Eataly) presentato alla stampa il 17 settembre scorso presso Eataly Roma.
Una vera rivoluzione nell’ambito del vino e di tutto il settore vitivinicolo italiano.

Eh si perchè  “è arrivato il momento di liberare il vino“!!!!
ma da cosa dobbiamo liberarlo??
Il vino va liberato dai:

concimi chimici e ritrovare un equilibrio con l’ambiente
diserbanti
troppi solfiti
lieviti industriali
packaging costosi e inquinanti

ma anche da:

burocrazia
bugie dagli abbinamenti
 mode effimere e inutili

insomma un progetto per riportare il vino alla sua essenza naturale. Pensate che tutto ciò sia possibile? Oscar Farinetti è fortemente convinto di sì, lui è un uomo pratico e concreto, basta volerlo!! Ma da ignorante in materia mi domando ma non esistono già piccole aziende viticole che producono vino naturale? E in cosa sarebbe diverso questo vino libero da un vino naturale già esistente? Sono domande ch emi pongono da inesperta del settore ma sono curiosa di leggere i commenti di chi il vino lo consoce bene. E così in attesa che l’Italia sia pronta Farinetti ha pensato di iniziare lui creando il progetto Vino Libero, un’associazione privata di 12 cantine, 7 regioni, 180 ettari di vite, 350 collaboratori 1 milione di bottiglie di Vino Libero: questi sono i numeri per dire 3 o 4 cose semplici ma diverse.

Vorremmo un’Italia con un’agricoltura distintiva e sana.
Vorremmo più semplicità, più rispetto della storia e delle tradizioni. Vorremmo poter comunicare 3 o 4 cose sintetiche e uniche che distinguano il nostro paese dal resto del mondo.
 

Per ottenere un Vino Libero bisogna partire dal vigneto con un vero e proprio disciplinare di coltivazione che preveda l’abolizione dell’uso errato della chimica per permettere al vino di esprimersi al meglio in qualità..
E arrivare poi in cantina dove si metteranno in atto procedure ad hoc per tutelare la biodiversità e la sostenibilità ambientale. Così solo si potrà ottenere un vino libero di scendere nel bicchiere e regalarci emozioni.
Questo vino sarà talmente libero che viaggerà liberamente ‘on land e on line’, ovvero si potrà acquistare sia nelle enoteche che dedicheranno almeno una vetrina fissa a vino libero sia nei ristoranti che avranno un acarta dei vini espressamente dedicata a vino libero.

Abbiamo detto 12 cantine per 7 regioni, ecco l’elenco delle regioni che partecipano al progetto vino Libero e le rispettive cantine.
In primis, ovviamente il Piemonte,

sulle colline di Barolo e Serralunga d’Alba, ma anche a Dogliani, santa Vittoria d’Alba e La Morra troviamo le seguenti cantine :

Borgogno
Fontanafredda
Casa Mirafiore
Cantine del castello di santa Vittoria
San Romano
Agricola Brandini

in Lombardia e Triveneto abbiamo le cantine di :

Monte Rossa (Franciacorta)
Serafini & Vidotto
Le Vigne di Zamò

Nelle Marche, Puglia e Sicilia invece:

Staffolo (Marche)
Calatrasi e Miccichè (Sicilia)
Fulvia Tombolini (Puglia)

Alla fine ci sarà una rete libera dove produttori, fornitori (solo i primi 1.000 che si associeranno) e clienti potranno comunicare tra loro liberamente attraverso un sito di comunicazione e vendita .
Insomma preparatevi perchè a breve assisterere alla liberazione del vino  che diventerà buono, pulito e giusto. Insomma libertà assoluta, perchè “ognuno deve bere quello che gli piace mangiando quello che gli va!” Sarà un successo anche questo? E cosa diranno i produttori già esistenti di vini naturali e biologici? E soprattutto che gusto avrà questo vino privo di solfiti??Vedremo…Ai posteri l’ardua sentenza!!!

4 Comments on Ti piacerebbe bere un Vino Libero?

  1. I manicaretti di Annarè
    27 Settembre 2012 at 9:33 (12 anni ago)

    Carissima Claudia,è un piacere per me conoscerti.Non conoscevo ancora questo progetto,ma conosco benissimo il barolo,perchè mio marito essendo esperto in vini,me lo fece assaggiare…che dire buonissimo,ma anche molto pesante,infatti mi ha dato subito alla testa.
    Complimeti per il blog e per tutti i bellissimi progetti.Con affetto Anna

  2. Marina
    27 Settembre 2012 at 12:02 (12 anni ago)

    Un grande progetto che solo la mente di Farinetti poteva mettere in atto… Come te ne capisco poco, ma resto sintonizzata 🙂

  3. Claudia
    30 Settembre 2012 at 8:48 (12 anni ago)

    bene allora hai un esperto in casa quindi ne sai più di me!! grazie cara Anna e piacere mio

  4. Anonimo
    10 Marzo 2013 at 19:52 (11 anni ago)

    Buonasera:)
    Consiglio vino rosso Azienda Agricola Brandini!!!
    Ottimo anche il prezzo!
    Non spendete cifre assurde x una bottiglia di buon vino. Non serve:)))
    Alla vostra…..
    Brando

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