Tra tutte le festività religiose cristiano-cattoliche la Pasqua di Resurrezione è quella che tocca di più il mio cuore vuoi perchè il grande mistero di Cristo e del cattolicesimo è racchiuso proprio in questo evento e cioè nella speranza, o certezza, che con la morte non finisca tutto ma anzi inizi una nuova vita, vuoi perchè ricordo quando da bambina il periodo delle vacanze di Pasqua le trascorrevo dai miei nonni materni in un paesino in provincia di Rieti . Lì, mano nella mano mia nonna Teresa mi portava con sè nell’aia a prendere le uova fresche di giornata che mangiavano il giorno di Pasqua. Io ero una bambina di 10 anni e quelle galline che puzzavano da morire e che starnazzavano mi facevano paura, ero una bambina molto timida. Mia nonna entrava nell’aia a prendere le uova ed io la osservavo attraverso la rete al di fuori perchè bisognava indossare degli stivali mica si potevo entrare con le mie scarpette . Poi usciva con le uova ancora calde , ne puliva uno con il suo grembiule e me lo porgeva per berlo, così senza cuocere facendo soltanto un piccolo forellino : era il cosiddetto “uovo all’ostrica”…ma questo l’ho scoperto solo ora che ho 37 anni !
Oggi quel gesto rimane solo un ricordo della mia infanzia perchè le uova fresche di giornata trovarle è mission impossible e quelle che si comprano certo non si possono mangiare crude.
le uova, comunque, sono il simbolo per eccellenza della vita che si rinnova e per questo loro significato simbolico no possono mancare sulla tavola di Pasqua, ma qui ve le propongo in una veste insolita ma sfiziosa.
UOVA ALLA COQUE CON SPECK E SEMI DI PAPAVERO
GLI INGREDIENTI SONO DI UN UOVO A PERSONA
Il procedimento è semplicissimo: immergere con delicatezza le uova (devono essere a temperatura ambiente) in acqua bollente e calcolare tre minuti, poi estrarle con un mestolo forato. Sgusciare la parte superiore delle uova e con un coltellino togliere la calottina di albume, insaporire con un pò di sale e distribuire delle striscioline di speck del Sudtirol e cospargere con i semi di papavero. Servire le uova alla coque ancora calde.
AUGURO A TUTTI VOI CHE PASSATE DI QUA UNA SERENA PASQUA DI RESURREZIONE!!!!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Ciccia Pasticcia: “Pasqua nel piatto”
piera
8 Aprile 2010 at 9:11 (15 anni ago)Carissima grazie x la tua partecipazione alla raccolta, la semplicità mi piace molto.
un bacione