Arrieccomi…ogni tanto compaio per poi sparire di nuovo.
Questo post non ci crederete ma è in standby da un bel pò di tempo esattamente da quando ho fatto questi sables zenzerosi per il 1 complimese di Noemi…lei per chi ancora non lo sapesse è nata il 1 gennaio quindi fate un pò i calcoli.
avevo iniziato a scriverlo poi l’ho modificato mille volte avevo fatto le foto ma poi il mio hard disk è morto portandosi dietro anche quelle per cui ho rifatto i biscotti e le foto e tra poppate e pannolini da cambiare non è mica tanto facile se poi devi trovare anche la giornata con la luce adeguata e in questo periodo neanche quello è facile…insomma alla fine ci sono riuscita siamo giunti al 2°complimese e volevo anzi Noemi voleva offrirvene virtualmente uno a tutti voi che passate di qua….per chi decidesse invece di venirci a trovare li può assaggiare veramente.

 

 

 

Ormai sto pochissimo sui social perchè preferisco la vita reale a quella virtuale per lo meno in questo momento e voglio godermi ogni suo momento, ogni suo piccolo sorriso.
In genere non mi piace parlare della mia vita personale sul blog ma quando dietro una ricetta si nasconde una storia a lieto fine è bello condividerlo. Allora attraverso questi biscotti vi voglio raccontare la storia  di questa piccola creatura portata dal cielo a rallegrare le nostre vite. Questo vuole essere un messaggio di speranza per tutte le donne che desiderano diventare mamma come lo desideravo io.
Tutto è racchiuso nel suo nome Noemi scelto accuratamente dalla mamma e dal papà, un nome biblico di origine ebraica (non lo sapevo prima di sceglierlo) un nome che ha il significato di “Gioia” la gioia che ho provato quel 1 Maggio 2013 quando vidi due lineette rosse sul test di gravidanza …quante volte lo avevo fatto il test al minimo ritardo?..ormai non ricordavo più.
 Guardo la mia piccola Noemi che dorme e ancora non riesco a credere che sia veramente arrivata dopo 6 lunghi anni di attesa. Mi sembra di vivere un sogno, lei è lì nella culla e nella mente mi ripeto “lei è mia figlia” per cercare di convincermi.
Fino ad ieri era nella mia pancia e immaginavo come sarebbe stata ora è qui davanti a me che mi guarda con due occhioni vispi e mi sorride ed io mi commuovo ancora.
Ci sono periodi nella vita in cui tutto è difficile e ti senti come Don Chisciotte contro i mulini a vento.
41 lune sono trascorse dalla mia nascita e ormai a questa età avere un figlio in modo naturale è “quasi” impossibile, mi dicevano.
Ma la vita è fatta di attese, bisogna solo saper aspettare il proprio momento.
Per una vita ho aspettato di incontrare il principe azzurro……
e alla fine è arrivato.
Per 6 anni ho aspettato un bambino mentre i medici mi dicevano che eravamo una coppia “sterile” senza un motivo, parole difficili da accettare..quante lacrime versate …ma alla fine è arrivata.
Poi un giorno all’improvviso quando ormai avevo perso ogni speranza quando mi preparavo ad intraprendere una via sofferta ma l’unica rimasta quel 2 aprile partimmo per Firenze per la clinica in cui avrei affrontato l’inseminazione artificiale. Quel giorno stesso i miei suoceri erano in Terra Santa e inserivano un minuscolo biglietto nel Muro del Pianto.
In quel biglietto era racchiuso il mio desiderio più grande rivolto alla Nostra Signora.
tornati a casa non ci pensavo più aspettavo la data del 7 maggio in cui saremmo dovuti tornare per l’inseminazione..beh la clinica sta ancora aspettando perchè io dopo quel 2 aprile ho concepito Noemi e lei ha iniziato a crescere dentro di me regalandomi emozioni continue.
Ecco perchè abbiamo scelto proprio questo nome. Tra l’altro lei è nata il 1 gennaio giorno dedicato a Maria (e anche questo non lo sapevo!)
La vita mi ha sorpreso regalandomi la felicità allo stato puro. Un’emozione così grande da far scoppiare il cuore fuori dal petto, lacrime di gioia, di liberazione rigano le tue gote e quelle di tuo marito vi guardate e non riuscite a smettere poi come cretini scoppiate a ridere e piangere contemporaneamente…..
L’emozione, la felicità è stata talmente intensa che non siamo riusciti a chiudere occhio per tutta la notte e anche per i giorni seguenti. Forse può sembrare strano, avere un figlio per alcune donne è la cosa più naturale del mondo mentre per altre diventa un sogno da realizzare con ogni forza fisica e di volontà per raggiungere un desiderio che dovrebbe essere naturale. Donne che non si perdono d’animo che affrontano km, costi elevati, ansie, paure solo per poter sentire dentro di sè un piccolo cuore che batte e sentirsi un giorno chiamare “mamma”.
Io ora posso dire di essere fortunata ho avuto un regalo grande una nuova vita, ma fino a ieri ero in quella condizione in cui sono tante, tantissime troppe donne.
In tutto questo anche il nostro compagno di vita che affronta questa (dis)avventura ogni giorno accanto a noi. Ci vuole tanto amore, tanta comprensione a volte non servono le parole basta un bacio o un abbraccio carico d’amore per farti andare avanti e non mollare. A volte è stato facile altre volte difficile, una parola fuori posto, una parola non detta e quell’equilibrio quel cerchio d’amore si infrange e allora bisogna essere intelligenti far prevalere il cuore e non il raziocinio, mettere da parte l’orgoglio (per uno scorpione non è proprio una cosa semplice) e ascoltare e parlare facendo prevalere l’amore.

 

 

 Ormai i dolori del parto sono già dimenticati (e vi garantisco che non è stato un parto facile e senza epidurale!!) ma voglio dire a tutte le donne che hanno questo mio stesso desiderio di pregare il Signore perchè solo lui può riuscire dove gli uomini non arrivano..

 

” Da dove vengo, dove mi hanno trovata?” domanda il neonato alla mamma. Lei piange e ride a un tempo e, stringendo il bimbo al petto, gli risponde: “Tesoro mio, eri nascosto nel mio cuore, eri il mio desiderio”.

 

Nel giardino della mia nuova casa c’è un bellissimo albero di Camelia, piantato tanti anni fa da mia suocera quando era lei che abitava in questa casa con il figlio (mio marito) e i suoi suoceri.
La Camelia ha resistito all’inverno e a gennaio tornati a casa dall’ospedale era completamente fiorita.
Ed ora vi lascio la ricetta di questi biscottini favolosi e zenzerosi

SABLES CON ZUCCHERO ALLO ZENZERO
(dosi per circa 50 biscotti)
50 gr di zucchero allo zenzero
250 gr di farina 00 mulino marino
100 gr di burro
125 gr di zucchero
1 uovo
Per lo zucchero allo zenzero :
vi ricordate il mio zenzero candito? Questo è lo zucchero avanzato nel padella dopo aver candito lo zenzero. E’ impregnato del succo di zenzero e l’ho conservato in un barattolo di vetro.
Sulla spianatoia setacciate la farina, aggiungete i due tipi di zucchero e mescolate, poi aggiungete il burro freddo tagliato a tocchett. Con la punta delle dita iniziate ad amalgamare gli ingredienti come quando fate il crumble devono formarsi delle briciole. Continuate finchè il burro sarà completamente amalgamato. Aggiungete l’uovo leggermente sbattuto ed impastate velocemente. Formate una palla copritela con carta trasparente e lasciatela riposare almeno 1 ora. Riprendete l’impasto staccatene un bel pezzo e stendetelo con il matterello a circa 2 mm. Con un tagliabiscotti (io ne ho scelto uno a forma di angioletto)ritagliate tanti biscotti e disponeteli su carta forno. Cuocete in forno per circa 20 minuti a 150°C ma regolatevi in base al vostro forno.
Lasciate raffreddare completamente prima di assaggiare.

 

3 Comments on Emozioni in Rosa..and Noemi’s Sablés

  1. Ambra
    5 Marzo 2014 at 19:58 (10 anni ago)

    Questa storia la conosco bene, ogni momento, ogni risvolto…eppure mi commuovo ancora, mi commuovo davanti alla vostra felicità, mi commuovo di fronte all'amore grandissimo che una mamma prova per il suo bambino (lo conosco bene!). Godetevi ogni singolo momento, ve lo meritate, siete due persone splendide e io ti voglio un mondo di bene!<3

  2. Cinzia
    6 Marzo 2014 at 21:52 (10 anni ago)

    Quanto sono felice per te!!!!

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    12 Marzo 2014 at 6:29 (10 anni ago)

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